Principali elementi di innovazione

  • Dall’anno scolastico 2018-19 la scuola propone un percorso per l’apprendimento della lingua  inglese condotto dalle insegnanti di sezione, l’esperienza di questi anni testimonia quanto la lingua inglese sia appresa  naturalmente dai bambini di 3, 4 e 5 anni attraverso il compiersi di attività semplici e quotidiane  che consentono al bambino di fare spontaneamente esperienza di una lingua diversa dalla propria  (es. assemblea, colazione, lettura di albi illustrati). Affidare l’insegnamento della lingua inglese ad  un’insegnante di sezione, offre al bambino l’opportunità di fare  una quotidiana esperienza di uno stimolo linguistico diverso dalla lingua madre.
  • Indirizzato ai bambini di tutte le età è anche un percorso specifico di educazione motoria, una pratica  educativa condotta da un esperto esterno che considera l’esperienza corporea come elemento fondamentale dello sviluppo dell’identità della persona e come espressione della vita emozionale  e dell’evoluzione dei processi cognitivi. Lo strumento privilegiato con cui coinvolge i bambini è il gioco di movimento e di finzione.
  • Alla base delle classi eterogenee stanno alcune importanti riflessioni pedagogiche che, partendo da Lev Semënovič Vygotskij, padre della “teoria socioculturale”, ha concepito l’apprendimento come frutto dell’interazione sociale. Secondo gli studiosi, infatti, la cooperazione e l’apprendimento tra pari sono alla base di un efficace processo educativo, a supporto del quale c’è un importante lavoro sullo spazio pensato come terzo educatore. Quando il contesto è pensato e strutturato in modo adeguato i bambini riescono a sperimentare e apprendere attraverso il gioco e l’azione, l’insegnante in questo caso ha il ruolo di mediatore e i punti di riferimento e sicurezza passano così sui pari e lo spazio che lo circonda. In questo tipo di approccio è facile avvicinarsi a una concezione di lavoro aperto .
  • Progetto ambientamento: l’ambientamento è un momento delicato per grandi e piccoli. Progettare con estrema attenzione è un passo essenziale per la serenità di tutti i protagonisti coinvolti. Per i genitori segna il passaggio della coeducazione, il nucleo familiare si apre ad altre relazioni, e questo insieme al distacco può scatenare stati d’animo ambivalenti, talvolta paure e ansie. Per le insegnanti e le educatrici significa saper stare a fianco sia dei genitori che dei bambini, osservare il loro stile relazionale, ascoltare con attenzione, essere consapevoli delle proprie teorie, accogliendo la loro storia e il loro modo di essere nel mondo. Per i bambini e le bambine significa conoscere e vivere un contesto altro, e ritrovare adulti in grado di rappresentare un porto sicuro con cui poter esplorare il mondo. Per questo il momento dell’ambientamento è un importante passaggio di conoscenza reciproca che deve essere progettato, pensato, elaborato con cura e attenzione. In questa cornice si inseriscono la riunione di presentazione e condivisione dei tempi e dei momenti dell’ambientamento fatta a giugno, i colloqui individuali fatti subito nei rimi giorni del mese di settembre e il confronto quotidiano tra gli adulti coinvolti.
  • STEAM: Un metodo di apprendimento interdisciplinare che unisce le discipline scientifiche (STEM- Science, Technology, Engineering, Mathematics) con le Arti (Art), enfatizzando il pensiero creativo, il design e la connessione tra sapere tecnico e umanistico. Favorisce nei bambini la capacità di porsi domande e cercare risposte con e senza di noi, l’impianto progettuale pone l’accento sulle strategie e le procedure del “fare scienza”. Infatti, i percorsi proposti sono incentrati sulla didattica laboratoriale in cui i bambini sono sempre attori in un ambiente di apprendimento attivo, stimolante e collaborativo.
  • Con il termine «Outdoor education» sono comprese esperienze pedagogiche differenti caratterizzate da didattica attiva che si svolge in ambienti esterni alla scuola e che è impostata sulle caratteristiche del territorio e del contesto sociale e culturale in cui la scuola è collocata. L’offerta formativa include una grande varietà di attività didattiche che vanno da esperienze di tipo percettivo-sensoriale, ad attività socio-motorie ed esplorative (scoperta dei rischio e della corporeità), a progetti scolastici che intrecciano l’apertura al mondo naturale con la tecnologia come il coding. Non facciamo, quindi, riferimento solo al contesto naturale del giardino ma anche a percorsi didattici realizzati in ambienti urbani (il paese, il centro urbano e i parchi pubblici come quello di Villa Boschetti il quale offre lo studio e la scoperta di elementi naturali e insetti diversi da quelli dei giardini scolastici e privati).