Spazi

SPAZI INTERNI ED ESTERNI

Gli ambienti, i materiali, l’arredamento rispecchiano l’idea di bambino e di vita sociale a scuola: luminosità, ricchezza di occasioni, quiete, spazi articolati e riconoscibili che consentono attività e progetti non effimeri, laboratori e atelier, luoghi per la convivialità e il riposo che consentano benessere e tenerezza.

Susanna Mantovani

L’organizzazione degli spazi e dei tempi nell’ambito della nostra scuola, vuole essere elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto è oggetto di esplicita e continua progettazione e verifica. In particolare:

lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. Lo spazio parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;

(Dalle Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia)

A partire dal documento ministeriale, l’approccio pedagogico che la scuola sta sperimentando è proprio quello di identificare nello spazio una sorta di “terzo educatore”, che guida i bambini nell’acquisizione dell’autonomia, imparando quindi a leggere lo spazio, a comprenderne la funzione e le opportunità che esso offre e traslando questa competenza in tutti gli altri contesti della quotidianità.

È per questo motivo che all’inizio dell’anno lo spazio appare agli occhi dell’adulto come “vuoto”, con pochi elementi ma che offrono plurime possibilità di lettura e di azione ai bambini che, confrontandosi con questo spazio, gradualmente imparano a viverlo, a farne serenamente esperienza, a trovare in esso una loro personale dimensione e a porsi quelle prime domande sugli accadimenti delle cose che stimolano la ricerca e l’indagine collettiva.

Sono proprio queste domande e curiosità il motore del cambiamento dello spazio stesso da parte delle insegnanti: solo se ai bambini viene data l’opportunità di porsi delle domande senza trovare risposte già date, preconfezionate da una mente adulta già di per sé irrigidita e prestrutturata dalla lunga esperienza di vita, allora lo spazio può essere modificato e impreziosito di elementi e di stimoli che possano rilanciare e porre obiettivi di ricerca gradualmente sempre più “ambiziosi” per i bambini.

È nel corso dell’anno scolastico, quindi, che lo spazio si evolve, si colora e accoglie il lavoro, l’indagine e le ricerche dei bambini che emergono da pareti dai colori tenui per essere meglio leggibili, visibili e meglio consentire ai bambini di fare memoria di un percorso che stanno vivendo, così come di rivedere e tornare a riflettere continuamente sul loro lavoro.

Al piano terra della struttura sono presenti:             

  • Due zone filtro: una con albo della scuola, appendiabiti per i vestiti da esterno, attaccapanni per giacche di casa e mobile per gli stivaletti della sezione bruchi e crisalidi; un’altra zona filtro con appendi tute per le uscite  in esterno, mensole porta stivali, attaccapanni per cambi sporchi e per le giacche di casa delle sezioni delle farfalle; 
  • 3 spazi-sezione (bruchi e crisalidi, farfalle gialle e farfalle verdi) con zone di lavoro a piccolo e grande gruppo  e con angoli per il gioco di società e la lettura di albi illustrati per l’infanzia, predisposizione degli  arredi volta a creare uno spazio adeguato ad accogliere le proposte di gioco dei bambini divise in campi di esperienza dal grafico al gioco simbolico, dalla costruzione alla scoperta scientifica;
  • un dormitorio che accoglie le brandine per il riposo pomeridiano dei bambini della sezione di bruchi e crisalidi, uno spazio dedicato adeguatamente oscurato e accogliente;
  • servizi igienici per i bambini interni alla sezione bruchi e crisalidi adibiti all’utilizzo solo dei bambini che ne  fanno parte; 
  • ufficio segreteria e coordinamento; 
  • montacarichi per l’abbattimento delle barriere architettoniche; 
  • servizi igienici per adulti e portatori di handicap;

Al primo piano:

  • due aule pranzo allestite con tavoli e sedie per accogliere i bambini al momento del pranzo e con  mobili ad altezza bambino per l’allestimento di contenitori utili ad accogliere il materiale per  l’apparecchiatura delle sezioni; 
  • atelier delle meraviglie artistico e scientifico con diversi angoli tematici: angolo della natura vegetale; angolo degli insetti e di altri animali; angolo dell’esplorazione dotato di un microscopio, uno stereoscopio, un pc e un proiettore; angolo dei materiali di recupero come coni, tappi e altri materiali di scarto industriale per ripensare in modo creativo la grafica, la costruttività e la composizione della materia. Nell’atelier sono presenti libri ed  enciclopedie per approfondimenti e indagini. 
  • cucina dove vengono preparati giornalmente i pasti consumati dai bambini; 
  • zona lavaggio stoviglie e dispensa
  • ripostiglio per il materiale didattico; 
  • spogliatoio e servizi igienici del personale di cucina;
  • servizi igienici per i bambini interni alle sezioni delle farfalle adibiti all’utilizzo solo dei bambini che ne  fanno parte;

All’esterno:

  • quattro aree cortilive suddivise da piante e nastri colorati per identificarne i confini e farvi accedere secondo un calendario settimanale i bambini in modo alternato: il giardino della cucina di fango, comprensivo anche di una zona ombreggiata con vela e tavolini per il lavoro, una palafitta, di un percorso motorio, di un ponte tibetano e di uno spazio tana naturale, costruito con siepe di alloro; il giardino dell’orto comprensivo di una zona ombreggiata con vela e tavolini per il lavoro, una piccola capanna di bambù, orto e vasche di erbe aromatiche con baule porta utensili per il giardinaggio e l’ortocoltura, labirinto naturale di fronde; il campetto, inteso come area pianeggiante per il gioco motorio; il giardino dell’atelier dotato di un prato ampio e pianeggiante, una zona scavo-cantiere con terra, palette e camioncini e un’area coperta di atelier dedicata alla manipolazione della creta, alla ricerca e classificazione di materiali e allo studio cromatico dell’ambiente.
  • servizi igienici per i bambini.