- Dall’anno scolastico 2018-19 la scuola propone un percorso per l’apprendimento della lingua inglese condotto dalle insegnanti di sezione, l’esperienza di questi anni testimonia quanto la lingua inglese sia appresa naturalmente dai bambini di 3, 4 e 5 anni attraverso il compiersi di attività semplici e quotidiane che consentono al bambino di fare spontaneamente esperienza di una lingua diversa dalla propria (es. assemblea, colazione, lettura di albi illustrati). Affidare l’insegnamento della lingua inglese ad un’insegnante di sezione, offre al bambino l’opportunità di fare una quotidiana esperienza di uno stimolo linguistico diverso dalla lingua madre.
- A partire dall’anno scolastico 2020-2021 al primo piano è stato allestito un atelier che accoglie le indagini dei bambini mediante ricerche e approfondimenti finalizzati a trovare risposte a curiosità, domande e interrogativi che i bambini riportano in relazione alla natura, allo spazio e al corpo umano. Nell’atelier sono presenti strumenti di studio e osservazione, tra cui testi di approfondimento scientifico, come enciclopedie e albi artistici sulla natura, così come strumenti di osservazione e indagine, tra cui un pc dotato di webcam, una macchina fotografica, un microscopio e uno stereoscopio. Sono inoltre presenti modellini del sistema solare così come modellini del corpo umano, in particolare uno dello scheletro e uno degli organi interni.
- indirizzato ai bambini di tutte le età è anche un percorso di educazione psicomotoria, una pratica educativa condotta da un esperto che considera l’esperienza corporea come elemento fondamentale dello sviluppo dell’identità della persona e come espressione della vita emozionale e dell’evoluzione dei processi cognitivi. Nell’educazione psicomotoria si focalizza l’attenzione sull’azione e sul corpo. L’azione viene interpretata come un movimento carico di significati anche a livello affettivo, emozionale e relazionale. Il principale obiettivo di un percorso di educazione psicomotoria è l’armonico sviluppo della personalità del bambino, declinato in obiettivi specifici:
– la conoscenza e una padronanza del proprio corpo;
– l’organizzazione dello schema corporeo in relazione al tempo e allo spazio;
– lo sviluppo della capacità di esprimersi e di comunicare.
In questo modo si favorisce nei bambini la maturazione globale della personalità e lo sviluppo di un’identità solida.
- Alla base delle classi eterogenee stanno alcune importanti riflessioni pedagogiche che, partendo da Lev Semënovič Vygotskij, padre della “teoria socioculturale”, ha concepito l’apprendimento come frutto dell’interazione sociale. Secondo gli studiosi, infatti, la cooperazione e l’apprendimento tra pari sono alla base di un efficace processo educativo, a supporto del quale c’è un importante lavoro sullo spazio pensato come terzo educatore. Quando il contesto è pensato e strutturato in modo adeguato i bambini riescono a sperimentare e apprendere attraverso il gioco e l’azione, l’insegnante in questo caso ha il ruolo di mediatore e i punti di riferimento e sicurezza passano così sui pari e lo spazio che lo circonda. In questo tipo di approccio è facile avvicinarsi a una concezione di lavoro aperto .
- progetto ambientamento: L’ambientamento è un momento delicato per grandi e piccoli. Progettare con estrema attenzione è un passo essenziale per la serenità di tutti i protagonisti coinvolti. Per i genitori segna il passaggio della coeducazione, il nucleo familiare si apre ad altre relazioni, e questo insieme al distacco può scatenare stati d’animo ambivalenti, talvolta paure e ansie. Per le educatrici significa saper stare a fianco sia dei genitori che dei bambini, osservare il loro stile relazionale, ascoltare con attenzione, essere consapevoli delle proprie teorie, accogliendo la loro storia e il loro modo di essere nel mondo. Per i bambini e le bambine significa conoscere e vivere un contesto altro, e ritrovare adulti in grado di rappresentare un porto sicuro con cui poter esplorare il mondo. Per questo il momento dell’ambientamento è un importante passaggio di conoscenza reciproca che deve essere progettato, pensato, elaborato con cura e attenzione.
- STEAM: Per motivare gli alunni nell’apprendimento favorendo la capacità di porsi domande e cercare risposte con e senza di noi, l’impianto progettuale pone l’accento sulle strategie e le procedure del “fare scienza”. Infatti, i percorsi proposti sono incentrati sulla didattica laboratoriale in cui i ragazzi sono sempre attori in un ambiente di apprendimento attivo, stimolante e collaborativo. Gli alunni vanno sostenuti nella costruzione graduale di concetti e conoscenze necessarie alla comprensione dei fenomeni indagati, individuando elementi e relazioni. Comprendere il metodo scientifico attraverso l’osservazione e i processi di ricerca e azione. Sperimentare la soggettività delle percezioni. Sviluppare il pensiero creativo. Sviluppare il pensiero computazionale mediante la pratica del coding.
- educazione civica: Nell’ambito del progetto di riqualificazione dello spazio esterno della scuola, per l’a.s. 2020-2021 si è prevista l’attivazione di un percorso di educazione ambientale volto a lavorare con i bambini sulla biodiversità, a cogliere e approfondire i loro interessi e a trovare risposte alle loro domande sulla natura, i cambiamenti, le trasformazioni, i piccoli animali che abitano il giardino della scuola avvalendosi di esperti educatori ambientali, nonché del coinvolgimento di agronomi, geologi, botanici e altre figure specializzate e dotate di competenze specifiche.
- educazione alimentare: Dall’anno scolastico 2018-2019 il personale docente, in collaborazione con il personale non docente, ha scelto di intraprendere un percorso di educazione alimentare volto a sostenere i bambini nella scoperta di nuovi gusti e sapori, nella scoperta di ciò che piace e ciò che non piace attraverso un approccio al cibo basato sull’assaggio. A sostegno di questa progettualità, in condivisione con la dott.ssa nutrizionista Jenni Pinca, sono state apportate alcune modifiche sperimentali al menù, inserendo in esso piatti tipici di altri contesti culturali, piatti a base di cereali e legumi e una maggiore varietà di verdura come contorno. Il menù sperimentale è diventato ufficiale al termine della sperimentazione, avvenuta a giugno 2019.
- Con il termine «Outdoor education» sono comprese esperienze pedagogiche differenti caratterizzate da didattica attiva che si svolge in ambienti esterni alla scuola e che è impostata sulle caratteristiche del territorio e del contesto sociale e culturale in cui la scuola è collocata. L’offerta formativa include una grande varietà di attività didattiche che vanno da esperienze di tipo percettivo-sensoriale, ad attività socio-motorie ed esplorative (scoperta dei rischio e della corporeità), a progetti scolastici che intrecciano l’apertura al mondo naturale con la tecnologia come il coding. Non facciamo, quindi, riferimento solo al contesto naturale del giardino ma anche a percorsi didattici realizzati in ambienti urbani (il paese, il centro urbano e i parchi pubblici come quello di Villa Boschetti il quale offre lo studio e la scoperta di elementi naturali e insetti diversi da quelli dei giardini scolastici e privati).