Approccio Pedagogico

È importante lasciare che i bambini e le bambine siano protagonisti dei tempi e delle tipologie esplorative individuali: troppo spesso vengono di fatto sottratte ai bambini, in nome dell’insegnamento, la possibilità e l’occasione di esplorare, sentire i pesi, gli equilibri, la sostanza delle cose, accorgersi dei problemi e affrontare l’avventura della loro soluzione. L’acquisizione competente di un problema assume più facilmente solidità, memoria e capacità di transizione ed elaborazione intrecciando linguaggi e situazioni diverse, se trova i tempi giusti per essere individuato, esplorato, provato e discusso.

Vea Vecchi

Finalità

“Mosaico di significati” ha la finalità di attivare una prima embrionale forma di “pensiero riflessivo” nel bambino, che impara a dare un significato agli eventi che si verificano, focalizzandosi sui processi, piuttosto che sull’evento in quanto tale. Si tratta, pertanto, del tentativo di attivare nel bambino un pensiero che lo guidi alla riflessione su ciò che agisce, costruendo il senso di ciò che fa, prestando attenzione non tanto al risultato finale, quanto più al processo messo in atto per raggiungerlo.

Obiettivi di apprendimento

Il sé e l’altro

  • Esprimere con fiducia il proprio pensiero;
  • Confrontarsi con gli adulti e con i compagni in relazione ad un tema specifico;
  • Riconoscere e comprendere il proprio e altrui punto di vista;
  • Conoscere e valorizzare le proprie e altrui risorse;
  • Sviluppare consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità;
  • Riflettere sui processi messi in atto per raggiungere un risultato;
  • Accogliere e valorizzare il contributo dei compagni nella comune riflessione;
  • Farsi domande e ricercare risposte in merito ad una comune progettazione;
  • Lavorare in modo costruttivo e creativo insieme ai compagni.

Il corpo e il movimento

  • Discriminare le proprietà percettive di oggetti e materiali;
  • Distinguere e affinare le percezioni sensoriali;
  • Arricchire le proprie capacità espressive mediante il corpo;
  • Manipolare materiali diversi;
  • Riconoscere e discriminare sensazioni uditive, visive e tattili;
  • Percepire le potenzialità comunicative del proprio corpo;
  • Esprimere sensazioni attraverso il corpo.

Immagini, suoni, colori

  • Esplorare, manipolare, assemblare o trasformare materiali seguendo un progetto di gruppo;
  • Usare in modo creativo i materiali a disposizione;
  • Spiegare e interpretare i propri prodotti;
  • Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive;
  • Utilizzare strumenti e supporti per indagare i rapporti e le relazioni tra i materiali;
  • Dare concretezza ad un progetto comune utilizzando immaginazione e creatività;
  • Dare senso e costruire significati attraverso la costruzione creativa;
  • Imparare a ricercare suoni di materiali e contesti conosciuti e non;
  • Imparare a significare suoni sperimentati;
  • Acquisire la piacevolezza della fruizione e dell’invenzione;
  • Acquisire consapevolezza delle possibilità espressive di strumenti multimediali, come la macchina fotografica o il computer;
  • Saper costruire e inventare storie;
  • Utilizzare la voce e il disegno per raccontarsi o raccontare storie.

I discorsi e le parole

  • Utilizzare il linguaggio verbale per comunicare il proprio pensiero;
  • Elaborare e condividere conoscenze mediante anche il linguaggio verbale;
  • Usare il linguaggio per ideare e rendere noto un progetto comune;
  • Descrivere e spiegare il processo messo in atto per raggiungere un determinato risultato;
  • Sviluppare un pensiero creativo, mediante il confronto verbale con gli adulti e con i pari;
  • Dare senso e costruire significati attraverso la narrazione;
  • Verbalizzare e descrivere i percorsi effettuati.

La conoscenza del mondo

  • Imparare a osservare e cogliere significati;
  • Avvicinarsi al concetto di tempo, cambiamento e trasformazione;
  • Ricordare, scegliere e ricostruire un percorso di progettazione comune realizzato;
  • Comprendere e stabilire relazioni temporali tra gli eventi;
  • Indagare e comprendere le relazioni spaziali tra gli oggetti e tra i materiali;
  • Individuare somiglianze e differenze tra oggetti e tra materiali;
  • Confrontare materiali diversi e identificarne le proprietà;
  • Contare, raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi
  • Riflettere sul significato del proprio agire sugli oggetti e i materiali a disposizione;
  • Osservare i propri prodotti per indagarne la natura, in termini di senso e significato;
  • Toccare, smontare, costruire e ricostruire con materiali diversi;
  • Immaginare le caratteristiche, le proprietà e la struttura dei materiali;
  • Intuire le trasformazioni;
  • Riflettere sui processi che regolano i fenomeni naturali;
  • Familiarizzare con il conteggio;
  • Familiarizzare con la misurazione;
  • Familiarizzare con il concetto di quantità e di lunghezza;
  • Sviluppare curiosità verso gli organismi viventi;
  • Sviluppare curiosità verso i fenomeni naturali;
  • Sviluppare curiosità e attenzione nei confronti dell’ambiente circostante.

Metodologia

Come anticipato, la volontà di rendere i bambini attivi protagonisti dei loro apprendimenti richiede che il lavoro venga guidato dagli stimoli, che i bambini stessi forniranno a noi insegnanti. Pertanto si lascerà che siano i bambini a orientare il lavoro nella direzione che desiderano intraprendere, affiancati da noi insegnanti nell’approfondimento di temi di loro interesse, temi su cui riflettere per costruire il senso di ciò che si verifica o di ciò che i bambini stessi realizzano singolarmente o in una progettazione comune.

Nei primi due mesi di scuola, tra settembre e novembre, noi insegnanti osserveremo i bambini in contesti diversi predisposti per loro: l’atelier degli strumenti e dei materiali, il giardino della scuola, l’atelier all’aria aperta, la sezione per le attività di intersezione.

Durante questa FASE OSSERVATIVA, cercheremo di cogliere interessi e curiosità manifestati dai bambini, singolarmente o in gruppo, per ampliare questo focus durante i momenti assembleari, in sezione, in modo da tentare un coinvolgimento più ampio da parte di tutti all’interno della sezione stessa.

L’osservazione verrà condotta con schede osservative appositamente preparate e discusse dal collegio docenti e sarà fatta quotidianamente, per cogliere stimoli qualitativamente e quantitativamente diversi. Non è detto, infatti, che si possa sempre riuscire nel tentativo di ampliarli nel contesto della sezione. Una volta individuato un centro d’interesse comune a tutti i bambini, verrà attivato il lavoro con loro.

è molto probabile che il focus da approfondire e su cui riflettere vari da una sezione all’altra.

Il lavoro di approfondimento, ricerca, studio e azione dei bambini verrà condotto dall’insegnante di sezione e dall’insegnante della compresenza, le quali forniranno ai bambini stimoli differenti facenti capo a diversi campi di esperienza (dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo”: “Il sé e l’altro”, “Il corpo e il movimento”, “Immagini, suoni, colori”, “I discorsi e le parole”, “La conoscenza del mondo”): una delle insegnanti approfondirà maggiormente il tema dal punto di vista più logico-scientifico, mentre l’altra dal punto di vista più linguistico- espressivo e comunicativo.

Il lavoro di approfondimento, ricerca, studio e azione dei bambini verrà condotto dall’insegnante di sezione e dall’insegnante della compresenza, le quali forniranno ai bambini stimoli differenti facenti capo a diversi campi di esperienza (dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo”: “Il sé e l’altro”, “Il corpo e il movimento”, “Immagini, suoni, colori”, “I discorsi e le parole”, “La conoscenza del mondo”): una delle insegnanti approfondirà maggiormente il tema dal punto di vista più logico-scientifico, mentre l’altra dal punto di vista più linguistico- espressivo e comunicativo.

Si può solo supporre l’evoluzione dei rilanci lasciati dalle insegnanti ai bambini, perché saranno loro a farli crescere con sempre nuove ricerche, indagini, sperimentazioni, soluzioni, teorie. “Mosaico di significati” in un’ottica di relazione, incontro e confronto tra bambini, ciascuno con le proprie personali risorse e modalità conoscitive e di apprendimento.

Forniremo, inoltre, ai bambini contesti, materiali, strumenti che ne stimolino l’immaginazione e la creatività, la curiosità e la ricerca.

Si stimoleranno i bambini al confronto, al dialogo, alla condivisione del proprio punto di vista e all’accoglienza di quello altrui, per la costruzione della propria identità e di apprendimenti comuni. Saranno poi i bambini, insieme, a proseguire con intuizioni, stimoli e conoscenze nella costruzione e nel completamento del percorso comunemente ideato.

Dopo la prima fase osservativa, quindi, il nostro lavoro di studio e di ricerca sugli interessi dei bambini sarà diretto, nell’ambito delle singole programmazioni di sezione, all’elaborazione di un’IPOTESI PROGETTUALE, finalizzata a proporre ai bambini primi stimoli di lavoro.

Verso metà anno scolastico, seguendo il percorso dei bambini, un secondo momento di programmazione ci consentirà uno studio più approfondito e ulteriore delle schede osservative, per una ricognizione finalizzata ad un nuovo RILANCIO PROGETTUALE, a modifica, approfondimento o conferma ulteriore degli obiettivi su cui si è scelto di lavorare.

La finalità è quella di lavorare sulla competenza dell’Imparare a Imparare, la capacità del bambino di riflettere e acquisire consapevolezza sui suoi stessi processi di apprendimento, sul modo in cui la conoscenza si costruisce e si sedimenta, per riattivarsi nell’esperienza al fine di risolvere problemi nella quotidianità, operare scoperte, costruire ipotesi e fornire spiegazioni agli eventi.

Spazi

Per facilitare lo svolgimento del lavoro, si è scelto di predisporre diversi contesti strutturati e

pensati specificatamente per i bambini dell’una o dell’altra sezione.

Lo spazio dell’atelier scientifico e della costruttività si presenta come un contesto di carattere laboratoriale, con materiali e strumenti direttamente a disposizione dei bambini, perché essi siano direttamente stimolati ad un’azione di progettazione creativa e condivisa.

Lo spazio del giardino si presenta come un contesto di sperimentazione delle potenzialità espressive e corporee dei bambini, oltre che delle loro competenze sociali e simboliche.

Lo spazio dell’atelier all’aria aperta vuole invece garantire ai bambini stimoli quotidiani da reinventare e reinterpretare dietro una riflessione e una progettazione comune, per guardare il mondo da punti di vista alternativi.

Lo spazio di ogni sezione è stato pensato, progettato e realizzato da ciascuna insegnante appositamente per i bambini di quella sezione, con angoli di gioco e di lavoro che rispecchiano interessi, curiosità e bisogni dei bambini che li vivono e che in essi agiscono. Per questo nel corso dell’anno gli angoli stessi vengono modificati, per seguire le esigenze dei bambini della sezione.