“REMARE INSIEME” PER TRASFORMARE IL LIMITE IN OPPORTUNITÁ

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.

Mahatma Gandhi

Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti, ci ha ricordato Papa Francesco nella sera del 27 marzo 2020, dopo alcuni mesi dall’inizio della pandemia che ha coinvolto il mondo e con esso, anche il nostro paese.

Di fronte alla tempesta ci si trova smarriti, impauriti, ci si sente abbandonati.

Gesù richiama i suoi discepoli e chiede loro di non avere paura, di affidarsi a lui e di fidarsi di lui.

Come insegnanti, educatori, genitori, come Consiglio di Gestione della nostra Scuola ci si è presi a cuore il messaggio di Papa Francesco, accogliendo in esso le parole di Gesù perché lo smarrimento di fronte alla furia della tempesta non diventasse immobilismo, ma una spinta a “remare insieme”.

Un grande lavoro di riorganizzazione e ristrutturazione della scuola ha preso vita, in un dialogo collaborativo e costruttivo con le famiglie che la vivono, per restituire ai bambini che la abitano il diritto all’educazione, all’istruzione e alla socializzazione che è loro proprio, nel rispetto delle normative attuali.

A partire dalla ristrutturazione e dal rinnovamento degli spazi interni della scuola, si è dato vita a 4 spazi-sezione al piano terra, ciascuna con la possibilità di un’uscita diretta sullo spazio esterno, in un contatto e in un dialogo continuo tra il dentro e il fuori.

I bambini, a loro volta, sono stati suddivisi in sezioni omogenee, in gruppi organizzati per età, a ciascuno dei quali è stato attribuito uno spazio-sezione.

I bambini di 3 anni sono stati suddivisi in due gruppi minori: i bruchi gialli e i bruchi verdi. I bambini di 4 anni sono stati identificati con la sezione crisalide, mentre i bambini di 5 anni con la sezione farfalla.


Mettere insieme ciò che eri con quello che sei diventato vuol dire crescere.
  James L. Brooks

Al primo piano della scuola, invece, sono state allestite due aule dedicate al pasto e uno spazio di atelier scientifico, ricco di strumenti di osservazione, libri e materiali didattici per lo studio e l’approfondimento scientifico dei temi di interesse dei bambini, che emergono dalla loro osservazione quotidiana e dalle loro domande e curiosità.

Nuove persone sono entrate a far parte del team che lavora nella scuola, contribuendo alla pulizia e all’igienizzazione degli spazi nonché, insieme e accanto alle insegnanti, all’assistenza ai bambini nel recuperare la fiducia in una vita vissuta nella comunità scolastica, così come nel riappropriarsi degli spazi, dei tempi e delle relazioni che la caratterizzano. 

Tutto il personale della scuola ha lavorato per riaprirne gli spazi in modo nuovo, perché il limite con cui ci si è dovuti confrontare diventasse un’opportunità; perché la scuola è quel luogo che nel suo accogliere e sostenere persone nel loro processo di crescita e di educazione non può fare altro che accogliere la dimensione del cambiamento e della flessibilità come parte integrante della sua stessa natura.

In questo progetto di scuola rinnovata, lo spazio esterno gioca un ruolo fondamentale.

Da anni la nostra scuola investe sull’outdoor education, tuttavia la necessità di vivere la giornata scolastica all’aria aperta per un tempo ancora maggiore, ha portato a riflettere sulla possibilità di trasformare l’area esterna dietro la scuola, fino ad oggi incolta e inutilizzata, in un ampio spazio che non solo offra ai bambini la possibilità di vivere la natura come ambiente da scoprire,

conoscere e rispettare, garantendo loro uno spazio più sicuro e ricco di opportunità, ma diventi anche luogo di dialogo con altre età, dall’infanzia all’adolescenza fino all’età adulta, attraverso l’arte come mezzo di espressione e veicolo di messaggi, riflessioni e pensieri.

Fare scuola nella natura significa, infatti, porre il focus della metodologia di apprendimento sulla centralità del tempo lento, quello dell’attesa, del silenzio per ascoltare, dell’osservare per scoprire e imparare: una scuola che si prende cura delle piante, degli animali, delle cose e delle persone in un ambiente che, attraverso l’esperienza, consenta di costruire conoscenza, così come comportamenti di rispetto e di accoglienza, in continuità con il messaggio evangelico.

Proprio in virtù di questo, la riqualificazione del giardino scolastico è finalizzata a trasformarlo non solo in un grande laboratorio di esplorazione, conoscenza e trasformazione della natura, ma anche in un grande museo a cielo aperto, che possa accogliere mostre tematiche e temporanee realizzate dai bambini e dai ragazzi delle scuole di San Cesario, nell’ambito di progettualità in dialogo tra ordini e gradi scolastici differenti, affinché anche lo sguardo e la voce dei più piccoli diventi occasione preziosa di riflessione collettiva su temi che riguardano tutti: dall’ecosostenibilità al rispetto dell’ambiente, dall’educazione alla differenza all’accoglienza, dalla storia contemporanea alla legalità fino a riflessioni sui diritti e doveri.

Un gruppo molto attivo di genitori si è preso a cuore tale progettualità, da una parte impegnandosi per avviare una campagna di raccolta fondi, al fine di dare continuità alla vita della scuola sulla quale, come per tutte le scuole paritarie, sono state importanti le ripercussioni economiche dovute alla pandemia mondiale; dall’altra parte impegnandosi in un lavoro concreto di riqualificazione del giardino stesso: con il prezioso aiuto di un vivaio del territorio è stata progettata un’area esterna realizzata finora solo in parte, in attesa di raccogliere fondi per completare il progetto.

Quest’ultimo, infatti, ha visto la realizzazione da parte dei genitori di uno spazio destinato al gioco di squadra e alla psicomotricità in outdoor, nonché il montaggio di vele per ombreggiare tavolini e seggiolini naturali, costruendo spazi di lavoro per piccoli gruppi. Il progetto prevede ancora la realizzazione futura di un piccolo frutteto e una zona orto più ampia, affiancata da un giardino botanico, con piante aromatiche e tintorie, e un giardino degli insetti, con piante attira farfalle e api; aree verdi boschive per un’esperienza di biodiversità; un atelier del suono; un’area verde piantumata per accogliere le installazioni artistiche aperte alla comunità.

Siamo grati al personale del vivaio per la sua disponibilità, il suo lavoro e il progetto elaborato. Ringraziamo tantissimo i genitori che ci dimostrano ogni giorno di credere nell’operato della scuola e che lo valorizzano anche attraverso il loro concreto contributo, ciascuno secondo le proprie possibilità, alla realizzazione di un progetto di rinnovamento e riqualificazione che possa dare continuità alla vita della scuola stessa.